SALVADORI MATTEO -Osteopata, Chinesiologo, Istruttore discipline olistiche per il benessere psicofisico
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Perché la salute dipende dalla postura e cosa fare per ritrovare il benessere

7/6/2019

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Non è solo questione di eleganza. Mantenere una postura corretta e avere un buon portamento ha riscontri benefici anche sulla salute, fisica e mentale.
Glio infiniti studi in materia di salute e postura lo dimostrano: effettuare movimenti sbagliati e mantenere posture non corrette sotto l'ottica posturale, sollecitano fortemente la colonna vertebrale e richiedono al corpo di assumere una posa innaturale.
Nulla di sorprendente, verrebbe da dire, visto che strapazzare la schiena può causare dolore, se non fosse che la postura, cioè la strategia impiegata dal sistema neuromuscolare e scheletrico per rimanere in equilibrio, può influenzare tutta la nostra vita: salute, umore, emozioni.
Ma come è possibile? Le strutture muscolo scheletriche dell’organismo sono collegate fra loro attraverso una o più articolazioni. È naturale, quindi, che l’appoggio scorretto del piede, l’abitudine di accavallare sempre la stessa gamba o qualsiasi altra posizione “viziata” possa determinare alterazioni funzionali che, alla lunga, si ripercuotono sul resto del corpo.

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Le posizioni scorrette causano danni a cascata
Le conseguenze di una postura sbagliata possono manifestarsi a vario livello e sfociare in mal di testa, rigidità muscolare e cattiva funzionalità degli organi interni. Una posizione scorretta può comprimere addome e intestino, aprendo la strada a problemi digestivi come stitichezza e reflusso gastroesofageo, ma può anche schiacciare la gabbia toracica e compromettere la respirazione.
L’elenco si allunga con vertigini, aritmia cardiaca, squilibri ormonali, stanchezza cronica, formicolio alle mani, disturbi dell’attenzione. Uno scorretto posizionamento del bacino può causare uretriti, incontinenza e problemi di tipo ginecologico in genere; una tensione a livello cervicale può comportare cali della vista e favorire l’insorgenza di acufeni, cioè ronzii e fischi nelle orecchie; camminare male può ostacolare il corretto ritorno del sangue verso il cuore e avere effetti negativi sull’apparato circolatorio, generando caviglie gonfie, gambe pesanti, vene varicose, flebiti».
Ovviamente, prima di “incolpare” la sola postura, è importante escludere patologie preesistenti (di cui magari un cattivo portamento può accentuare i sintomi), che vanno sempre prese in carico dallo specialista di riferimento.


Anche l'umore ne risente
Secondo alcune ricerche, la postura sarebbe addirittura in grado di condizionare il tono dell’umore e lo stato di benessere psicologico.
Certo è che corpo ed emozioni si influenzano a vicenda. Quando ci sentiamo depressi, per esempio, assumiamo un atteggiamento di chiusura con le spalle curve, il torace incassato e lo sguardo rivolto verso il basso: questa posizione ci impedisce di respirare bene e determina una scarsa ossigenazione del cervello e dei tessuti, per cui è normale sentirsi privi di vitalità.


PATOLOGIE E ALTERAZIONI DELLA POSTURA
Se da un lato la postura sbagliata può scatenare molti disturbi, è altrettanto vero che parecchie patologie possono indurre a posizioni scorrette. È il caso, per esempio, delle malocclusioni dentali o dei difetti di masticazione e deglutizione, spesso causa di irrigidimento e dolori a spalle e collo.
Si pensi ai disturbi della vista: la testa deve cambiare continuamente posizione per fissare i vari punti di interesse, per cui un’errata funzione visiva rischia di creare una certa risposta posturale della nuca, che può inclinarsi o ruotare maggiormente verso destra o sinistra, con possibili ripercussioni fino ai piedi.
In generale, i sintomi dolorosi o fastidiosi delle varie malattie possono fornire stimoli sbagliati al cervello, che di conseguenza elabora posizioni e movimenti non corretti, alterando il meccanismo di equilibrio del corpo.
Anche i traumi fisici possono influenzare la postura, da quelli più lievi come le distorsioni a quelli più gravi come lussazioni o fratture: questi eventi possono lasciare strascichi e dolore, anche a distanza di tempo, provocando un’alterazione dell’equilibrio lungo la catena delle articolazioni.

Bisogna correggersi spesso
Un consiglio valido per tutti, anche in termini di prevenzione, è imparare a osservare la propria postura: basta mettersi in piedi davanti allo specchio, con i piedi paralleli e le braccia distese lungo i fianchi, per osservare l’altezza delle spalle (non devono essere “incassate”), la posizione delle ginocchia (dritte), l’allineamento della testa rispetto al resto del corpo.
«Anche se non si riscontrano anomalie, occorre poi fare attenzione a mantenere le posture corrette e a correggersi durante l’intero arco della giornata.
Per esempio, da seduti è importante appoggiarsi bene in fondo al sedile ponendo un piccolo cuscino cilindrico tra la regione lombare e lo schienale, i piedi devono essere appoggiati a terra e le ginocchia devono formare un angolo retto. Quando si deve sollevare un oggetto da terra occorre flettere le ginocchia e, se bisogna trasportare dei pesi, è bene suddividerli tra le braccia, tenendoli aderenti al corpo. Altra regola d’oro: evitare di mantenere a lungo posizioni fisse.
Durante lo studio o il lavoro, occorre fare piccole pause, alzandosi per un paio di minuti ogni ora, in modo da abbandonare le posture sbagliate e contrastarne gli effetti. Ascoltare e rispettare le esigenze del proprio corpo, prendendosi i break necessari, è la migliore forma di prevenzione.

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E allora cosa possiamo fare per correggere la situazione? Innanzitutto con la prima visita in studio si possono andare a individuare le cause del problema, dopodiché viene steso un piano di rieducazione personalizzato che si avvale sia da trattamenti manuali, come le manipolazioni vertebrali e i trattamenti osteopatici, a questo si aggiunge un programma riabilitativo, che generalmente è composto da un piano di rieducazione posturale, in cui si insegnano tecniche ed esercizi in grado di ripristinare una condizione di equilibrio


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